È morta l’aquila dell’emiro: Lumezzane la rende «eterna»

E’ la richiesta arrivata pochi giorni fa a Cristian Bergamaschi, titolare della BP Galvanica
Dall’Arabia Saudita a Lumezzane per una commessa particolare: un’aquila in ottone, già prodotta con colatura a terra, per i desideri di un emiro

Dall’Arabia Saudita a Lumezzane per una commessa piuttosto particolare: un’aquila in ottone, già prodotta con colatura a terra, ma bisognosa di «interventi speciali». E’ la richiesta arrivata pochi giorni fa a Cristian Bergamaschi, titolare della BP Galvanica di Lumezzane. Una piccola azienda che mai si sarebbe aspettata una telefonata simile. «Sono stato contattato da un consulente molto vicino all’emiro – racconta il titolare -.Hanno chiamato me perché sono l’unico in Valtrompia, e probabilmente anche in Lombardia, a fare tutti e tre i trattamenti richiesti». Decapaggio, nichelatura e cromatura per pulire dalle impurità e per una conservazione ottimale e duratura di un’aquila dalle notevoli dimensioni: 1,3 metri per 1,3 metri. «In questa occasione ho scoperto che gli arabi e in particolare gli emiri sono degli abili falconieri e grandi amanti e appassionati di rapaci. Mi hanno raccontato – confida Bergamaschi – che la scultura è stata commissionata in ricordo della sua aquila morta e che verrà montata sulla punta della prua del suo yacht».Una richiesta che stupisce e rende orgoglioso la realtà imprenditoriale, con dieci dipendenti e con quartier generale a San Sebastiano. «Un lavoro che sicuramente non arricchisce ma ci rende davvero fieri e ancora più convinti di continuare su questa strada», ammette il presidente e socio unico della Bp.Una commessa portata avanti essenzialmente dai tre fratelli Bergamaschi: Cristian nelle fasi commerciali e tecniche, Milco per il decapaggio e Walter per la nichelatura e cromatura.

Oltre all’aiuto e all’ausilio del resto del team aziendale. «Sono processi particolari, fondamentali a proteggere la struttura dalla corrosione: l’intensità della corrente galvanica, infatti, aumenta smisuratamente con la salinità dell’acqua del mare – spiega il leader dell’azienda valgobbina -.Inoltre è stato effettuato un decapaggio 100% ecologico: un’operazione di pulizia della superficie dell’aquila per ripristinarla da ossidi e altri agenti inquinanti. La scultura si sarebbe potuta ramare, come era usanza fino a qualche anno fa. Il rame però contiene cianuri inquinanti, quindi hanno deciso di chiamare noi per un triplice intervento che rispettasse e salvaguardasse l’ambiente». E infine un ultimo pensiero: «Siamo una srl eppure l’emiro ha scelto noi: momenti che porterò con me, un ricordo che mi accompagnerà per sempre». Intanto da Lumezzane all’Arabia il passo è stato breve e spinto dalla professionalità della BP Galvanica.

Notizia Brescia Oggi

Nullam quis risus eget urna mollis ornare vel eu leo. Aenean lacinia bibendum nulla sed 

Join our newsletter and get 20% discount
Promotion nulla vitae elit libero a pharetra augue